mercoledì 15 giugno 2011

Ma Facebook è in crisi oppure siamo noi ad esserlo?

Da New York giunge notizia (ma io ascoltavo Antonio Caprarica, ieri, da Londra) che Facebook sta perdendo più di 6 milioni di utenti in Canada e negli Stati Uniti e si parla già di crisi del più diffuso social network.

Il numero di utenti resta comunque sempre alto, sfiorando i 700 milioni nel mondo, nonostante il numero degli iscritti sia passato da 155,6 milioni a 149,4 milioni nel solo mese di maggio.

Molteplici i motivi che stanno spingendo gli utenti di tutto il mondo ad abbandonare il social network. Gli articoli su giornali cartacei e online sul tema , si sprecano. Uno dei motivi ricorrenti è che (almeno nei paesi più tecnicizzati) non offre novità sostanziali, proponendosi sempre sotto la stessa veste grafica.

Dicono in molti che l'agguerrita concorenza di Twitter incrementi la crisi degli  utenti : il nuovo social network sta rapidamente diventando il più amato dagli utenti di tutto il mondo (io lo considero una gran boiata.....Seguo, Mi seguono....e il gioco è tutto lì).

A resistere (secondo i numeri della Relazione annuale al Parlamento dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni) sono l'Italia e il Brasile, due Paesi dove Facebook non accenna assolutamente a mostrare segni di cedimento, anzi, in Italia il numero degli utenti è persino raddoppiato, passando da 11 a 20 milioni ed è diventato il secondo sito più visitato.....io però avrei qualche perplessità sull' "operosità" delle suddette visite.... e quindi incomincerei a pensare ad un prossimo rallentamento, anche nel nostro Paese, dell'incremento degli iscritti.

 
Ma naturalmente, onostante la perdita di sei milioni di utenti in così poco tempo, è prematuro parlare di CRISI di Facebook: questa diminuzione in Canada e negli Stati Uniti potrebbe essere dovuto ad una tendenza fisiologica della stagione in cui stiamo: studenti che a fine anno scolastico decidono di cancellarsi per non lasciare tracce compromettenti sul web, nei mesi di vacanza.....potrebbe!!
Staremo a vedere nei prossimi mesi.

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